martedì 19 giugno 2012


Qualche settimana fa, l'editoriale di Vera Montanari (Grazia)
LA DIETA È TRENDY, MA LE CURVE SONO GLAMOUR

  • BY 

     VERA MONTANARI

  • Sono stata a Miami e ho capito perché Michelle Obama si sta impegnando tanto contro l’obesità. Mai visto tanti grassi in tutta la mia vita. Con un rapporto con il corpo, però, interessante...
  • Le questioni di salute, ovviamente, non vanno sottovalutate e quei chili di troppo, soprattutto nei bambini allevati ad hamburger e bibite gassate, che non giocano più per strada, ma passano le giornate al computer, sono un vero problema. Però, dopo qualche giorno circondata da donne che andavano dalla taglia 48 in su, soprattutto dalla vita in giù, e che si guardavano bene dall’infagottarsi, che so, in qualche caftano, ma anzi esibivano con grande orgoglio le proprie rotondità sexy, mi sono ritrovata a pensare che anche in questo l’America è davvero più libera, più aperta, più accettante delle diversità.
  • Appena rientrata dalla mia piccola vacanza, leggo che un mega studio organizzato dalle università di Harvard e Oxford, che ha coinvolto ben 200 Paesi, dimostra, dati alla mano, che le italiane, per quello che riguarda il peso, sono tra le più virtuose al mondo. Nel senso che non siamo le più magre (per fortuna...), ma quelle che negli ultimi 20 anni non hanno messo su chili, anzi, ne hanno perso qualcuno.
  • Merito, spiegano gli esperti, della nostra sublime dieta mediterranea. Ma io credo anche di una sorta di ossessione nazionale che ha fatto diventare la ciccia l’ultimo tabù e la taglia perfetta (la 42? la 40? la 0?) un obiettivo degno di qualunque sacrificio, sia in termine di cibo che di fitness. A volte contro qualunque buonsenso, contro la natura di corpi che si ribellano a regole così rigide e, soprattutto, contro i gusti degli uomini, che interpellati continuano tranquillamente a dichiarare di amare, come è giusto, le curve femminili.
  • Come sanno bene le ragazze americane che ho visto passeggiare molto soddisfatte di sé fasciate in mini che mostravano cosce oversize e top che enfatizzavano pance e tettone. 
  • Però, contemporaneamente, voglio consigliarvi un libro appena uscito, scritto da due colleghe giornaliste, Daniela Fedi e Lucia Serlenga, molto divertente e molto interessante: Curvy. Il lato glamour delle rotondità è uno spiritoso e dettagliato excursus nel mondo delle cicce, “per liberare le donne dalla più moderna delle schiavitù, la magrezza a tutti i costi”.
  • «È cominciata una rivoluzione culturale», sostengono le autrici. «Dopo anni di dittatura estetica le donne gamberetto, grissino, sogliola o stecchino devono arrendersi e dividere democraticamente il trono dello stile con le donne curvy, che non è solo un modo anglo-chic per dire culona, ma una morbida e seducente realtà». E poi vai con dritte, indirizzi, storie che ruotano intorno al mondo delle “portatrici sane di rotondità”. Partendo dall’oggi per arrivare fino ai miti, le antesignane delle curvy. Con qualche aneddoto gustoso.
  • “Marilyn Monroe era grassa, al posto suo mi sarei vergognata” ha dichiarato Elizabeth Hurley a un giornale”. Elizabeth who?

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